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Hai sentito parlare dei mutui erogati dall’INPS e si dice in giro che siano parecchio convenienti. E’ davvero cosi? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un mutuo INPS?

L’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale), a cui dal 2012 fa riferimento anche la gestione ex-INPDAP, offre la possibilità di richiedere Mutui INPS anche per l’acquisto o ristrutturazione di un immobile. Ci vogliono però una serie di requisiti,  e ci sono delle limitazioni da rispettare per potervi accedere.

Le domande possono essere presentate dai dipendenti pubblici e statali (con contratto di lavoro a tempo indeterminato) o dai pensionati ma, attenzione, solo da quelli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, con anzianità di iscrizione e contribuzione di almeno un anno.

Il Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) è stato istituito nel 1996 ed eroga numerose prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, i quali versano al Fondo stesso un’apposita contribuzione.

Al Fondo sono obbligatoriamente iscritti tutti i dipendenti pubblici appartenenti alla gestione ex INPDAP. Attualmente possono iscriversi volontariamente al Fondo coloro che dopo il 20 febbraio 2022 sono stati assunti o trasferiti presso enti pubblici non appartenenti alle gestioni ex INPDAP, entro 30 giorni dall’assunzione o dal trasferimento.

L’aliquota contributiva è pari allo 0,35% della retribuzione contributiva e pensionabile. La trattenuta si applica ogni mese sulla retribuzione degli iscritti al Fondo. Questo prelievo obbligatorio sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici non ha nulla a che vedere con la contribuzione trattenuta ai fini previdenziali: si tratta di un contributo aggiuntivo e specifico per il Fondo.

I pensionati già dipendenti pubblici versano lo 0,15% della pensione.

Le prestazioni creditizie e sociali sono finanziate esclusivamente con i contributi dei dipendenti pubblici e con il reinvestimento dei proventi derivanti da mutui e prestiti.

L’importo massimo che può essere finanziato, sia come mutuo di acquisto che di surroga prima casa, è di 300 mila euro. Non bisogna avere altra abitazione.

Per le altre finalità invece sono previsti importi massimi ridotti, che sono questi:

• max 150 mila euro (e comunque entro il 40% della perizia sul valore stimato dell’immobile) per ristrutturazione e manutenzione straordinaria e ordinaria;

• max 75 mila euro per la costruzione o l’acquisto di un box, garage o pertinenza;

• max. 100 mila euro per la frequenza (dell’iscritto o di un familiare) di corsi Universitari e/o Master in Italia o all’estero;

• max 6.000€ aggiuntivi per eventuale liquidità atta a coprire le spese della perizia giurata o della copertura assicurativa.

Le durate tra cui scegliere vanno da un minimo di 10 anni fino ad un massimo di 30 anni,

Se la richiesta viene fatta da chi abbia già compiuto 65 anni, la durata massima non può superare i 15 anni. Durata massima di 15 anni anche per il mutuo con finalità studio.

I tassi sono molto convenienti  ma è da tenere in conto anche un’aliquota pari allo 0,5% dell’importo mutuato volta a coprire le spese amministrative. Inoltre sono a carico del mutuatario anche la perizia, l’iscrizione dell’ipoteca e le spese notarili.

Molto interessante è stata l’introduzione nel 2015 dell’opzione di passaggio dal tasso fisso al variabile e viceversa. Secondo il nuovo Regolamento, infatti, a tutti i tipi di Mutuo INPS è associata la possibilità di poter comunicare all’Ente la volontà di voler passare all’altro tasso (se si ha un variabile si passa al fisso, e se si ha il fisso al variabile).

Questa facoltà non prevede l’applicazione di costi e può essere esercitata una sola volta per tutta la durata del piano di ammortamento, a partire però dal secondo anno di regolare pagamento delle rate trimestrali.

La domanda di mutuo va presentata esclusivamente per via telematica dall’apposita sezione del portale INPS, attraverso la propria area riservata. Nella domanda è obbligatorio indicare:

• finalità della richiesta (acquisto, manutenzione o studio);

• importo richiesto;

• CAP dell’immobile in questione;

• codice fiscale di un eventuale cointestatario dell’immobile.

Dopo una prima verifica da parte dell’INPS, si dovrà confermare e protocollare la richiesta entro 5 giorni, sempre per via telematica, ed in seguito sarà richiesto di allegare la perizia giurata e la relazione notarile preliminare.

Una volta ottenuta conferma, i tempi di erogazione sono solitamente entro 120 giorni

Affinché sia valida, la richiesta deve essere inviata nell’arco temporale che va dal 15 Gennaio al 30 Novembre di ogni anno.

La soddisfazione delle domande avviene sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. Se le domande eccedono la disponibilità degli importi stanziati, per il loro soddisfacimento viene redatta una graduatoria nazionale mensile, sulla base della composizione del nucleo familiare e del reddito del richiedente e, in base alle posizioni, vengono via via soddisfatte le richieste di mutuo.

Insomma avere un mutuo INPS è conveniente, ma non è affatto scontato riuscire ad ottenerlo.

In qualsiasi parte d’Italia tu sia, se ti serve un mutuo, chiama o scrivi.