Venerdì 27 e sabato 28 gennaio, presso il Teatro Madonna dell’Asilo, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Il silenzio dell’anima” a cura degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Mattei” guidati dai docenti Paola Cerella, Mirko Menna, Nicola Menna e Laura Oliva. Due spettacoli mattutini riservati agli studenti delle comunità scolastiche superiori della Città e due spettacoli aperti alla cittadinanza e, precisamente, venerdì 27 gennaio alle ore 21:00 e sabato 28 gennaio alle ore 18:30.
“Una bella sinergia – hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l’assessore alle Politiche scolastiche Anna Bosco – che discende dalla capacità formativa di una comunità educante in cui docenti e studenti, consapevoli della necessità di investire sulla conoscenza di quei fatti, hanno concepito un percorso artistico, di riflessione e di studio, unendo passato e presente e, quindi, sapendo fare della storia una lezione per tutti noi, in particolare dei tanti giovani che ne fruiranno.”
Sono gli stessi alunni a spiegare il senso del loro lavoro di approfondimento: “Con il termine ebraico Shoah (“tempesta devastante”) comunemente e storicamente si indica lo sterminio del popolo ebraico, ma la devastazione di ogni genocidio colpisce ancora oggi persone, etnie e minoranze perseguitate, umiliate e segregate, dalla Libia fino alla Corea del Nord. Lo spettacolo ci catapulta in una realtà dispotica e distopica, nel minaccioso scenario delle diverse Shoah presenti nel mondo di oggi.”
“L’evento nasce dalla grande sensibilità di docenti e alunni che hanno lavorato duramente per mettere in scena la performance teatrale – ha sottolineato il Dirigente Scolastico del “Mattei”, Gaetano Fuiano.
“Ricordare le tante sofferenze causate dalla follia di uomini contro altri uomini è un passaggio indispensabile per la formazione di cittadini consapevoli e partecipi. Sono troppi i genocidi presenti sulla nostra terra. Come dirigente sono orgoglioso e felice di quanto realizzato. Ancora una volta il Mattei si pone come protagonista di un’offerta formativa di grande qualità. Desidero ringraziare l’Amministrazione Comunale ed in particolare l’assessore Della Gatta per aver accolto la nostra proposta e averla supportata.”
“Siamo perfettamente consapevoli che il primo pericolo della memoria è l’oblio, che è il portato dell’abitudine, della retorica, della storia narrata e non interiorizzata – ha concluso l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta.
“Il programma di quest’anno è stato concepito proprio come un’opera collettiva, in cui giovani e adulti, studenti e docenti, istituzioni culturali ed associazioni, insieme dialogassero riannodando il filo rosso che sostanzia questa ricorrenza annuale: la memoria è un dovere civico che forma il nostro vivere di comunità e quindi nessuno può sentirsi escluso da questa chiamata alla conoscenza, alla verità”.